LA CANZONE

“Generale” è una delle canzoni più note del cantautore italiano Francesco De Gregori.
E’ inserita nell’album “De Gregori” del 1978, ed è qui presentata in una storica versione dal vivo di Vasco Rossi.

Non presenta un ritornello vero e proprio, ma solo la ripetizione costante della parola “Generale” (“refrain”) all’inizio di ogni strofa.

IL TESTO

Generale, dietro la collina
Ci sta la notte crucca e assassina
E in mezzo al prato c’è una contadina
Curva sul tramonto, sembra una bambina
Di cinquant’anni e di cinque figli
Venuti al mondo come conigli
Partiti al mondo come soldati
E non ancora tornati
Generale, dietro la stazione
Lo vedi il treno che portava al sole?
Non fa più fermate, neanche per pisciare
Si va dritti a casa senza più pensare
Che la guerra è bella, anche se fa male
Che torneremo ancora a cantare
E a farci fare l’amore
L’amore dalle infermiere
Generale, la guerra è finita
Il nemico è scappato, è vinto, battuto
Dietro la collina non c’è più nessuno
Solo aghi di pino e silenzio e funghi
Buoni da mangiare, buoni da seccare
Da farci il sugo quando viene Natale
Quando i bambini piangono
E a dormire non ci vogliono andare
Generale, queste cinque stelle
‘Ste cinque lacrime sulla mia pelle
Che senso hanno dentro al rumore di questo treno?
Che è mezzo vuoto e mezzo pieno
E va veloce verso il ritorno
Tra due minuti è quasi giorno
È quasi casa, è quasi amore

ESERCIZI

  1. Cosa vuol dire la frase “Generale queste cinque stelle, queste cinque lacrime sulla mia pelle”?
  2. Riscrivi il testo di questa canzone, sotto forma di racconto. Puoi inventare i particolari. Fà molta attenzione agli spazi e ai tempi nei quali si svolge la vicenda.
  3. Confronta la versione “rock” di Vasco Rossi con quella più “acustica” proposta da Francesco De Gregori e Pino Daniele: quali sono le differenze e i punti in comune?