LA CANZONE

Questa è la mia casa è una canzone di Jovanotti, lanciata da quest’ultimo come singolo nell’estate del 1997 e contenuta, come quarta traccia, nell’album Lorenzo 1997 – L’albero.

TESTO

O signore dell’universo
Ascolta questo figlio disperso
Che ha perso il filo e non sa dov’è
E che non sa neanche più parlare con te
Ho un cristo che pende sopra il mio cuscino
E un buddha sereno sopra il comodino
Conosco a memoria il cantico delle creature
Grandissimo rispetto per le mille sure
Del corano see’ho pure un talismano
Che me l’ha regalato un mio fratello africano
E io lo so che tu da qualche parte ti riveli
Che non sei solamente chiuso dietro ai cieli
E nelle rappresentazioni umane di te
A volte io ti vedo in tutto quello che see’è
E giro per il mondo tra I miei alti e bassi
E come pollicino lascio indietro dei sassi sui miei passi
Per non dimenticare la strada che ho percorso fino ad arrivare qua
E ora dove si va adesso
Si riparte per un’altra città
Voglio andare a casa la casa dov’e’
La casa dove posso stare
Io voglio andare a casa la casa dov’e’
La casa dove posso stare con pace con te
O signore dei viaggiatori
Ascolta questo figlio immerso nei colori
Che crede che la luce sia sempre una sola
Che si distende sulle cose e le colora
Di rosso di blu di giallo di vita
Dalle tonalità di varietà infinita
Ascoltami proteggimi
Ed il cammino quando è buio illuminami
Sono qua in giro per la città
E provo con impegno a interpretare la realtà
Cercando il lato buono delle cose
Cercandoti in zone pericolose
Ai margini di ciò che è convenzione
Di ciò che è conformismo di ogni moralismo yeahhh
E il mondo mi somiglia nelle sue contraddizioni
Mi specchio nelle situazioni
E poi ti prego di rivelarti sempre in ciò che vedo
Io so che tu mi ascolti anche se a volte non ci credo
Voglio andare a casa la casa dov’e’
La casa dove posso stare
Io voglio andare a casa la casa dov’e’
La casa dove posso stare con pace con te
O signore della mattina che bussa sulle palpebre quando mi sveglio
Mi giro e mi rigiro sopra il mio giaciglio
E poi faccio entrare il mondo dentro me
E dentro al mondo entro fino a notte
Barriere confini paure serrature
Cancelli dogane e facce scure
Sono arrivato qua attraverso mille incroci
Di uomini di donne di occhi e di voci
Il gallo che canta e la città si sveglia
Ed un pensiero vola giù alla mia famiglia
E poi si allarga fino al mondo intero
E poi su vola alto fino al cielo
Il sole la luna e marte e giove
Saturno coi suoi anelli e poi le stelle nuove
E quelle anziane piene di memoria
Che con la loro luce hanno fatto la storia
Gloria a tutta l’energia che see’è nell’aria
Questa è la mia casa la casa dov’e’
La casa dove posso portar pace
Io voglio andare a casa la casa dov’e’
Questa è la mia casa la casa dov’e’
La casa dove posso stare in pace con te

ESERCIZI

  • Stampa il testo del brano e sottolinea tutti i riferimenti alla spiritualità
  • Quale significato assume la parola “casa“? Cos’è per te la casa?
  • Qual è il senso della canzone? In parole povere: di cosa parla?
  • Credi che la scelta di ambientare il video su una zattera sia giusta?
  • Qual è la struttura di questo brano?

IDEE

  • “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”“Oh Signore dell’Universo, ascolta questo figlio disperso, che ha perso il filo e che non sa dov’è”… Riesci a fare un parallelo tra questi 2 incipit?
  • Prova a fare un parallelo tra questo brano e un brano di musica sacra (pensa ad esempio ai brani di musica sacra medievale: quali affinità/differenze nel modo di dialogare con… Dio?)